di Giovanni Nicola Ermini

Il Parco Naturale San Bartolo, racchiuso tra Pesaro e Gabicce Monte, è uno dei tratti più suggestivi della costa che si affaccia sul Mar Adriatico.
Lasciando Cattolica, direzione Pesaro, la strada si apre fra pinete e filari d’uva, i tornanti si rincorrono costeggiando il mare, ed in pochi minuti si raggiunge la sommità del Colle San Bartolo.
Con i suoi 200 metri s. l. m. il panorama è mozzafiato: il mare si perde all’orizzonte, i suoi blu e turchese si mescolano nel celeste del cielo, le pinete a strapiombo si tengono salde a costoni di roccia, mentre cascate di ginestre tingono di giallo il verde scuro della vegetazione.
Qui la costa è di falesia viva, alta, fatta di pareti scoscese e ripide che si tuffano nel mare blu profondo; le spiagge di ciottoli, strette e difficilmente raggiungibili, fanno dimenticare i larghi stabilimenti balneari romagnoli. Alle spalle, verso il Montefeltro, il colle San Bartolo si fa morbido, i declivi si fan dolci e fra siepi e filari, si lavora la terra in un mosaico di coltivazioni.
Il Parco Naturale, con un tasso di biodiversità fra i più elevati dell’Adriatico, accoglie una flora ricchissima e tutela l’habitat ideale di caprioli, volpi, ghiri e flussi di uccelli migratori.
In quest’area incontaminata si respira l’armonia fra uomo e ambiente; affascinanti sono i piccoli borghi di Gabicce Monte, Fiorenzuola di Focara, Casteldimezzo, Baia Vallugola e Santa Marina.
Questi luoghi, terre di confine fra Chiesa Ravennate e Chiesa Pesarese prima, e tra i Malatesta di Pesaro e Rimini poi, conservano ancora mura difensive e castelli; i loro balconi a picco sul mare, scorgevano per primi le imbarcazioni nemiche e, nelle notte più scure, guidavano con i loro fuochi la rotta di navi.
Secondo antiche leggende le acque limpide di Vallugola, raggiungibili attraversando i fitti boschi della baia, custodiscono l’antica urbis scomparsa Valbruna.
La città romana, noto approdo di navi greche, sparì negli abissi del mare per furia del Dio Poseidone, ma complici i frequenti ritrovamenti di capitelli, statue e vasi, la leggenda è ancora oggi viva e Vallugola, meta di sub ed archeologi.
Questa verde costa, protetta dal castello di Gradara, nasconde grandi tesori e antiche dimore; le più importanti: Villa Caprile e Villa Imperiale, residenze di Duchi e Imperatori, dimore di artisti eccelsi e teatro di storia nazionale.
Prendetevi del tempo e sedete fra i filari di vite del colle San Bartolo, sorseggiando un buon vino, mentre soffia a Focara il vento cantato dal sommo Dante.